- Voglio vedere la tua stanza. - gli dissi, tremando di una eccitazione sconosciuta.
- A questo punto, anche un solo passo in quella direzione è pericoloso. - mi rispose, quasi come un sussurro scherzoso.
- Affrontare il pericolo è il mio dovere quotidiano, signore. –
- Dana Mayer, non sei stata abbastanza castigata per avermi sfidato? -
- No, signore - mormorai.
La sua stanza… Il letto ampio spiccava contro il pannello nero della parete. Accanto, una grande vetrata s’apriva sull’infinità già bruna del cielo. Un’antica rete da pesca era sistemata come un’amaca vicino ad una libreria d’antichi volumi. E conchiglie, le più insolite e meno conosciute, erano un po’ dappertutto sulle scansie di un altro mobile, assieme a miniature di navi d’ogni epoca.
Osservai emozionata:
- Qui c’è Ed adolescente, quello che amava solo il mare prima che Taylor lo incontrasse… Ed Shelton quando ancora non sapeva comandare! Oh lo so, questa non è che una parte di te, ma… è tanto bella! L’appartamento alla Base sarà così diverso. In fondo qui vieni poco. -
Mi stava a guardare sulla soglia della porta, senza interrompere quello che pareva il mio colloquio con me stessa, l’aria sorniona di una fiera che cela le sue intenzioni e a cui non sfugge nulla.
Mi muovevo trasognata, godendo di quel suo lasciarmi fare, io che ero in quel momento la sua unica debolezza.
- Non è così. Questa è sempre la mia stanza, di cui vado fiero …Vieni via di lì, Dana. Andiamo fuori a mangiare. Vieni…-
Ma a quella proposta, pronunciata quasi sottovoce, non credeva ormai.
Si staccò dall’ingresso. Cominciai a tremare… E sorrise allora, con tanta ammaliante dolcezza. Lo sguardo di lui riacquistava quella sicurezza lucente che mi dava il capogiro, la profondità calda e penetrante di un’altra notte. Quello sguardo che vinceva e sapeva di vincere … Si avvicinò, mi sollevò il mento rovesciandomi la testa all’ indietro.
- Ho tanta voglia di te. – mi disse.
- Anch’io. – sussurrai.
Quando mi prese tra le braccia, cessai di pensare. Le sue braccia furono tutto il mio mondo, tutto quello che avevo desiderato e potevo desiderare… Il rifugio, il sogno, l’estasi, l’amore, l’infinito e il sempre… Assaporai, ebbra, una felicità prima sconosciuta e scoprii con lui, nel mio essere donna, una libertà senza confini…
BRANO tratto da "La Base della Baia: La serie completa" di Rosalba Bavastrelli
Genere: #romance #scifi #fantascienza
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