lunedì 23 novembre 2015

Vagabondo sogno

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Fruscii di tende
che si muovono al vento
come
canti lontani
di bellissime sirene…
Ali lucenti
di gabbiano nel sole
come
visioni perdute
di terre isolate…
Ed è sfida…
Indomito sogno,
vagabondo affronti la vita,
come le onde la riva,
in un perpetuo viaggio.
Tu,
che navighi nella spuma
del mare
fino a perderti in essa,
vivi nel battito
d’ali d’una farfalla
e ti consumi
in una fiamma
che arde
nel nostro cuore.

mercoledì 11 novembre 2015

L’Erede Perduto, oggi in uscita ^_^

L'Erede perduto cover 2Oggi è il giorno!!! ^_^ In concomitanza col mio compleanno, esce, nei migliori store online, il mio nuovo romanzo!!!
“L’Erede Perduto” di Maria Stella Bruno,Edizioni Il Pavone
(ebook-3,99€)
“Xaver e Alwaid sono gemelli identici nell’aspetto, ma diversi nelle aspirazioni. Xaver è socievole ed un po’ spaccone, sempre pronto ad ascoltare racconti di guerra, Alwaid è più schivo, solitario, a causa di una capacità rara e preziosa, quella di riuscire a prevedere alcuni eventi futuri. Entrambi i fratelli non conoscono le loro reali origini, ma l’arrivo di guerrieri dalle Terre del Vento nella loro tranquilla Ghoi, cambierà per sempre le loro vite. Vivendo numerose avventure, tra agguati, inganni e visioni misteriose, Alwaid e Xaver si troveranno proiettati nel mondo per scoprire la verità sul loro passato..”
Due uomini destinati a diventar leggenda, due gemelli identici, ma guidati da un diverso fato… Xaver e Alwaid, il cavaliere e il veggente… Seguite le loro avventure!!!
L’ebook è disponibile anche su:
..E dato che questo è il mio giorno, vi faccio io un REGALO ;) … Ecco il Prologo de “L’Erede Perduto”…  <3
“Più e più volte la donna urlò nella capanna, mentre il cozzare delle armi e il fragore della battaglia celavano al mondo la sua disperazione. La levatrice le asciugò il sudore sulla fronte e controllò la situazione all’esterno da un buco nella porta… Solo uomini che morivano e combattevano per insano desiderio di conquista, ma pareva che i loro soldati stessero avendo la meglio. La donna urlò ancora e l’urlo sembrò lacerare l’aria richiamando la levatrice che accorse. Fra sacchi di sementi, in un lurido magazzino, la vita stava per trionfare sulla stupidità degli uomini che sanno generare solo morte.
– Mia signora, abbiate pazienza… Vostro figlio sta per nascere. Vedrete, andrà tutto bene! – esclamò la levatrice, mentre osservava una piccola testa farsi largo.
Aveva visto mille volte una donna partorire, ma mai ne aveva aiutata una a farlo durante una battaglia, con la paura che uno di quei pazzi irrompesse nella stanza. La partoriente era per giunta nobile. Si asciugò il sudore dalla fronte. Intanto un’altra contrazione spingeva il bambino alla vita.
Il pianto del neonato riempì la stanza con l’urgenza e la prepotenza di cui la piccola presenza disponeva, sembrando sovrastare le urla degli uomini che morivano nei pressi della capanna.
– È un maschio. – disse la levatrice, mentre lo avvolgeva in un misero panno trovato e lo porgeva alla madre di giovane età, dai capelli dorati e gli occhi verdi e tristi. Ella sorrise pur continuando a provar dolore. Tenendo suo figlio fra le braccia, parlò con voce malferma:
– Ti chiamerai Xaver, come tuo nonno paterno prima di te ma di lui avrai solo questo, poiché egli nient’altro si merita. – Una nuova fitta le tolse il fiato, però subito riprese a parlare, mentre la levatrice si guardava intorno con la paura che cresceva ogni qualvolta il cozzare delle armi si faceva più vicino – Di tuo padre avrai… – continuò forzandosi – l’indole… Il coraggio, l’onore, la forza, la gentilezza… Egli non ha terre da darti, ma so che non ti serviranno… – Un nuovo profondo dolore la fece urlare e la levatrice, che si era accostata all’uscio chiuso del capanno, si avvicinò a lei, le prese il bambino e lo mise in una cesta. Poi, controllò la madre…
– Un altro! – esclamò con sorpresa. Intanto la nuova vita spingeva per venire al mondo.
La donna urlò ancora, mentre le forze l’abbandonavano. Sentiva che infine la sua ora era giunta, ma non voleva morire. Non voleva lasciare i suoi figli da soli al mondo. Gridò di nuovo e insieme pianse, mentre il suo secondo figlio lottava per nascere. Che cosa avrebbero fatto senza di lei? Non sarebbero sopravvissuti. Non avrebbero appreso del sacrificio del loro padre. Poi, il bimbo, un altro maschietto, nacque e il dolore si affievolì. La vita però fluiva via col suo sangue sulla terra brulla e alla sua mente vennero immagini di un tempo futuro… Sorrise, la madre, nel vedere i suoi due figli adulti, belli e forti, in una delle sue rare visioni che le concedevano di squarciare il velo del tempo. Con un fil di voce, mentre la levatrice avvolgeva il nuovo nato, disse:
– Alwaid, sarà il tuo nome… come la stella che è l’occhio del drago nel cielo notturno. Da me avrai il dono di anticipare gli eventi… Non mi conoscerete mai… – Dai suoi occhi scesero calde lacrime – ma tu e tuo fratello vivrete… Sì, vivrete! – In un mesto sorriso, nello scivolare dell’ultima lacrima giù dal suo giovane volto, la vita l’abbandonò.
Quando la levatrice si accorse della morte della donna, reggeva ancora fra le braccia il secondo nato. Il bimbo, dagli occhi d’indefinibile colore, socchiusi, stringeva con il suo piccolo pugno il dito di lei. Vi era tenacia in quella stretta, desiderio di vivere. Intanto, al di fuori della capanna, la battaglia proseguiva. La donna avrebbe voluto fuggire, avrebbe voluto farlo fin dal principio, ma non aveva potuto abbandonare la partoriente. La levatrice riguardò le due giovani vite indifese, ignare della battaglia e del lutto appena subito e si rese conto che avevano solo lei. Il pensiero la terrorizzò, ma al contempo sembrò darle forza.
Senza neanche ben sapere cosa stesse facendo, sistemò entrambi i neonati nella cesta, li ricoprì con dei panni e si avvicinò nuovamente all’uscio, con il suo fagotto sotto braccio. Dal solito buco spiò la situazione e, quando si ritenne pronta, scivolò fuori. La terra, calpestata e scura, era ricoperta di cadaveri e moribondi. Il fragore delle armi proseguiva, come la mischia che poco più in là continuava a generare morte. Fu la fortuna forse o le ombre sempre più avvolgenti della sera a rendere la minuta donna e il suo prezioso fardello quasi invisibile agli occhi dei soldati, così ella giunse infine in prossimità di Ghoi.
I suoi torrioni e le mura possenti si ergevano maestose verso il cielo vermiglio di un giorno morente, ancora pronte, per l’ennesima volta a resistere all’esercito invasore. A casa, si disse la donna con la cesta fra le braccia, finalmente.”

martedì 3 novembre 2015

L’Erede Perduto, il mio prossimo romanzo in uscita l’11 Novembre…

L'Erede Perduto cover 11 nov
L’11 Novembre, in concomitanza col mio compleanno (^_^), sarà disponibile nei migliori store online (Amazon, Kobo, InMondadori, Feltrinelli.it, ISB, ecc…) il mio nuovo ebook… Chi segue questo blog, ne avrà già sentito nominare. Le vicende di Xaver e Alwaid mi hanno tenuta occupata per molto tempo e promettono di tenermi occupata per tanto ancora… Ma partiamo da principio. La trama…
“Xaver e Alwaid sono gemelli, pressoché identici nell’aspetto, ma diversi nelle aspirazioni. Xaver è socievole ed un po’ spaccone, sempre pronto ad ascoltare racconti di guerra, Alwaid è più schivo, solitario, a causa di una capacità rara e preziosa, quella di riuscire a prevedere alcuni eventi futuri. Xaver brama di arruolarsi e combattere con l’Epsterio contro la prepotenza dell’Impero Laindar, mentre Alwaid, celando in sé quel grande segreto, aspira solo ad una vita tranquilla accanto alla giovane che ama. Entrambi i fratelli non conoscono le loro reali origini, ma l’arrivo di guerrieri dalle Terre del Vento nella loro tranquilla Ghoi, cambierà per sempre le loro vite.
Seguendo le trame che avevano portato alla morte i loro genitori naturali, Alwaid e Xaver si troveranno proiettati nel mondo, vivendo numerose avventure, tra agguati, inganni e visioni misteriose. Separatamente, scopriranno la verità sul loro passato, intrecciata alle mire di un uomo pericoloso, “SenzaNome”, e alla complessa politica delle Terre del Vento, minata da spie e traditori.”
Quindi, che ne pensate? E’ un epic fantasy, il primo volume di una saga che saprà prendervi!
Affezionati al mondo de “Il Sigillo del Drago Infinito”? Curiosi di conoscere la storia di chi scrisse il famigerato libro di profezie? O di chi fondò la Torre AlbaNotte? Allora non perdetevi “L’Erede Perduto”!!!!
Due uomini destinati a diventar leggenda, due gemelli identici, ma guidati da un diverso fato… Xaver e Alwaid, il cavaliere e il veggente… Seguite le loro avventure!!!
UUn ‪#‎epic‬ ‪#‎fantasy‬ da non perdere!!!! Disponibile dall’11 Novembre ^_^