Ogni omicidio è di per sé un abominio, ma c’è qualcosa di terribilmente inquietante nella vittima scoperta in un luogo isolato della riserva navajo: il cadavere ha la bocca piena di sabbia e sulla scena del crimine non ci sono né tracce né indizi utili. Al punto che Joe Leaphorn, tenente della polizia navajo, si ritrova contro ogni buon senso a sospettare che ci sia lo zampino di una qualche creatura soprannaturale. La presenza del Male è palpabile, e le indagini su un misterioso stregone-lupo lo condurranno dove persino i più coraggiosi hanno paura, su una pista agghiacciante che dal misticismo conduce al delitto. Il canto del nemico è il primo episodio della serie dedicata a Joe Leaphorn, alle prese con un delitto efferato e inspiegabile in un thriller carico di atmosfera sullo sfondo degli Stati Uniti occidentali.
Profondo conoscitore del grande Ovest e delle riserve dei nativi americani, Hillerman ha costruito nel corso dei suoi romanzi un universo narrativo in cui le indagini poliziesche condotte dal pragmatico tenente della polizia navajo Joe Leaphorn – che guarda con scetticismo molti dei vecchi usi tribali – e dal giovane e appassionato sergente Jim Chee – che invece crede nelle antiche divinità e aspira a diventare sciamano – si intrecciano a un elemento più squisitamente thriller. Ed è proprio grazie a questa fusione tra modernità e spiritualismo che Hillerman è considerato un maestro internazionale del mystery ed è diventato nel tempo un autore di culto.
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