Sincero inverno
che di pretese ne hai poche,
non dichiari di essere altro.
Freddo, duro, spietato
non menti su ciò che offri.
Falsa estate
invece tu ti vesti di sorrisi,
ma covi in te serpi di fuoco
che mi beffano.
Che importa il caldo,
il bel tempo o la placida brezza,
se non mantieni le promesse?
Se mi intrappoli in reti
senza riposo?
Vattene, finta estate!
Preferisco il buio e il gelo,
la pioggia e la tempesta
perché son quel che sono,
non tradiscono.
E nella saccente e sarcastica esistenza,
se altro non si può avere,
datemi almeno un sincero inverno…
dalla raccolta “Le Rocce del Naufrago”
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