Alessandro Gordiani sta attraversando un momento complicato. Le cose in famiglia non vanno bene, la moglie è sempre distante e la figlia più grande, iscritta alla facoltà di Giurisprudenza, è spesso in polemica con lui. Come avvocato di parte civile, è da poco alle prese con un processo delicato: assiste la famiglia di un bambino che sostiene di essere stato abusato dal suo allenatore di calcio, un medico e stimato professionista, nonché padre di un suo compagno di classe. Nel corso del processo, il ragazzo, sentito come persona offesa, incorre in una serie di contraddizioni e confonde particolari importanti, al punto che, nonostante gli sforzi di Gordiani, l’accusato, e quasi sicuramente colpevole, viene assolto per insufficienza di prove. In seguito alla sentenza di assoluzione, che in qualche modo lo qualifica come “bugiardo”, il piccolo cade in una crisi profonda. Qualche tempo dopo, l’uomo accusato di averlo abusato viene trovato cadavere all’interno del suo appartamento e i sospetti portano dritti al padre del ragazzo. C’è comunque qualcosa che non torna e Gordiani, con l’aiuto della collega Patrizia, cerca di capire come siano andate realmente le cose lavorando con la sua squadra in vista di un processo che si preannuncia particolarmente difficile e complesso.
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