sabato 4 ottobre 2014

Disegnando... i personaggi de "Il Sigillo del Drago Infinito"

Safav, figlio di Okitas
Premetto che non sono proprio un asso con la matita e probabilmente si vede… Quindi, è stato soltanto un gioco!
Il personaggio che vedete a sinistra, in un ritratto approssimativo, è Safav, figlio di Okitas, un giovane contadino che perde tutto: villaggio, famiglia, futura sposa a causa di un nemico a lui sconosciuto. È uno dei protagonisti della saga de “Il Sigillo del Drago Infinito”, romanzo che di fantasy, benché il titolo, ha solo l’ubicazione, ovvero il luogo dove le vicende si svolgono, e qualche concetto, tipo la preveggenza… Per il resto è una vicenda di uomini e donne che, di seguito, presenterò qui con ritratti approssimativi fatti da me…
Ecco come viene descritto per la prima volta Safav nel romanzo:
“ (…)sui vent’anni. Non era molto alto (…) era coperto da umili vesti in alcuni punti pure lacere, ed aveva i capelli del colore della pece, anche se velati da uno strato di polvere, la pelle era cotta dal sole; sicuramente (…) era un contadino. (…) occhi neri profondi, con una luce viva nascosta in essi…”

Ajhall, marinaio di Varesia

Questi, invece, è Ajhall, marinaio di un’isola che non ha propriamente una buona reputazione, Varesia … Si dice che siano tutti pirati! In compenso, però, ottimi navigatori… Questo giovane dall’aria scanzonata e furba, ha la caratteristica di essere una “mezza canaglia” dal cuore d’oro. Per esempio, se fa una promessa ama mantenerla. Le sue passioni sono: barare a dadi, le donne e … mettersi nei guai! Come dice lui, la “dea bendata” è sua amante e come tale, a volte, gelosa, gli riserva qualche brutto scherzetto, anche se poi alla fine lo aiuta sempre!
Una delle prime volte che appare è così descritto:
“Aveva i capelli rossi, il viso regolare e dei curiosi baffetti dello stesso colore dei capelli. I suoi occhi blu scuro (…) osservavano scanzonati. Era abbronzato (…) nei suoi occhi si poteva leggere una certa conoscenza del mondo e un’innata furbizia.”


Ofena, la “Strega bianca”
Questo è il ritratto approssimativo di Ofena, una donna dalle doti eccezionali. Ne “Il Sigillo del Drago Infinito” è una cacciatrice di taglie dura e spietata, dal passato oscuro e doloroso. È soprannominata “Strega bianca”, non perché possieda poteri magici, ma perché è pericolosa ed abile al punto che “la sua figura era ben conosciuta ed ogni soldato(…) scorgendola rabbrividiva, preferendo cambiare strada… Tutti sapevano che non erano solo voci quelle che giravano sulla inquietante strega”. Usa sempre un bianco mantello che, peraltro, non le impedisce di muoversi nell’ombra e prendere di nascosto la sua preda. Scivola alle spalle del suo avversario e, col suo lungo coltello sulla cui elsa è intarsiato un serpente, lo finisce in un’unica mossa… E’ uno dei “cattivi” più furbi, che, peraltro, agisce per proprio conto.
Viene descritta così:
“La pelle scura, gli zigomi alti, l’alta fronte, i capelli neri raccolti dietro la nuca in una lunga treccia e l’atteggiamento di chi al mondo non chiede nulla ma se lo prende (…)I suoi occhi (…)fissavano con la stessa intensità di una belva feroce che guardi la sua preda (…) Con movenze sinuose, sicure e rapide, da cacciatrice perfetta, Ofena camminava, fra le ombre, nei corridoi (…)Avvolta nel suo mantello bianco si aggirava come una belva in cerca di preda, stringendo nel pugno il lungo coltello dall’elsa con l’intarsio di un serpente (…)”


Partaf dei Leoni del Vento
Uomo dal grande carisma e personalità, Partaf è uno dei personaggi che lascia più il segno su tutta la vicenda ed i protagonisti. Oltre ad essere il governatore della città di Chart, è un cavaliere di AlbaNotte. Come al solito, è qui rappresentato con un ritratto a dir poco approssimativo nato dalla mia matita… Ma ormai è chiaro che (forse) son più brava con la penna che con la matita!
Comunque, così vien descritto la prima volta:
“L’attesa fu poca e Partaf entrò sicuro ed a grandi passi. Era un uomo sulla cinquantina, alto, quasi completamente calvo, robusto, ma ogni fibra del suo essere sembrava trasmettere forza ed infondeva un senso di fiducia e sicurezza. Era un uomo che incuteva rispetto.”

Inoha dei Leoni del Vento
E’ uno dei protagonisti della saga. Inoha dei Leoni del Vento, è un giovane guerriero dalla grande ambizione che però, poi, grazie all’esempio del padre Partaf, imparerà il significato dei veri valori. È uno dei personaggi che cambia di più nel proseguire della vicenda… Potremmo dire: “matura” grazie agli eventi…
La prima volta che compare è così descritto:
“(…)era un giovane uomo, dai capelli neri, lunghi sulle forti spalle. Sicuro, portava sotto il braccio ancora l’elmo ed una ferita sanguinolenta gli percorreva la guancia sinistra, deturpando i lineamenti perfetti. Gli occhi del colore del cielo scrutavano, fieri, il padre in cerca di una risposta.”

Chias di Sondìa
Questo è Chias di Sondìa. E’ un guerriero, un barbaro, diremmo, che proviene da una terra dura e inospitale, ed è un “cattivo” che non brilla per la sua intelligenza. Sì, forse a volte è scaltro, ma ciò non toglie che è privo di quella “indipendenza” che invece caratterizza un’altra “cattiva”, Ofena. E’ il braccio destro di Phalaha. La prima volta che compare si sta preparando ad un attentato…
“In contrasto con la frenesia crescente, un uomo camminava con quieto passo. Si distingueva dagli altri non solo per il suo atteggiamento, ma anche per la sua imponenza. Era, infatti, alto circa due metri, biondo, con spalle larghe ed i tratti tipici delle terre di Sondìa… Era avvolto in un mantello scuro e con sguardo gelido scrutava ciò che accadeva intorno a sé.”

Phalaha, Corvo Nero
Ecco il “cattivo” per eccellenza della saga! E’ lui a bramare il libro di profezie “La spada dei sette” ed è sempre lui a radunare un esercito fra mercenari e scarti della società per conquistare la regione del Kadir… Phalaha, detto il “Corvo Nero” per lo stemma della sua famiglia di origine, è un uomo che ha rinnegato tutto il suo passato di allievo alla Torre dei cavalieri di AlbaNotte per cose più materiali: per la brama di conquista, per il potere ed il denaro… Cinico, ironico, crudele, a volte visionario, ma intelligente, è un uomo che ha pianificato ogni particolare prima di colpire i suoi nemici, ma, si sa, non tutto è prevedibile...
La prima volta che appare è così descritto:
“Sui quarant’anni, alto e con le spalle larghe, il mento volitivo era adornato da una barbetta nera e curata, il corpo, celato da una preziosa veste, era agile e scattante, plasmato da numerosi scontri. Occhi scuri come la notte ed uno sguardo che penetrava ed inquietava, l’uomo sedeva sereno di fronte ad una tavola imbandita a festa. (…) Fiero ed altezzoso, completamente a suo agio nelle vesti del conquistatore vittorioso(…)”

Neleida di Solenaut
Altro personaggio degno di essere ricordato è Neleida di Solenaut, consigliere di Neix… E’ una donna forte, unica voce che nel Consiglio degli Illuminati parla per il bene della città di Neix e non per favorire se stessa o altri nelle beghe politiche.
La prima volta che compare ha appena saputo di aver perso qualcuno a lei caro…
“I capelli grigi raccolti sulla nuca in un intreccio di perle, che ad ogni movimento della testa rifulgevano in una luce argentea, il lungo vestito, dalle maniche ampie, di un verde vellutato, la figura leggermente appesantita dagli anni ed i lineamenti dolci, colmi di una bellezza non ancora del tutto svanita… Girò lo sguardo verso coloro che erano entrati nella sala e, per un attimo, sembrò loro che i suoi occhi, verdi come l’abito, fossero colmi di tristezza… Fu solo un attimo, perché poi vividi ed intelligenti, accompagnarono le parole della donna(…)”

Xema, cavaliere di AlbaNotte


Questi è Xema, cavaliere di AlbaNotte, ultimo rimasto in vita. Silenzioso e saggio, sarà un vero maestro per Inoha e Safav.
La prima volta che appare nel romanzo lo troviamo legato e sofferente, ma sempre indomito…
“Aveva i polsi, sanguinanti e bluastri, legati da catene al soffitto e le sue gambe mal ridotte non potevano più sopportare il peso del suo corpo, che fra lividi e lacerazioni, mostrava un’imponente muscolatura. Sui quarant’anni, di pelle scura; dalle labbra carnose scendeva un rivolo di sangue (…)”

Kira di Geneu
Ecco Kira di Geneus. È una giovane destinata a sposare un uomo che odia e che è arrivato a far cose terribili per costringerla a quel matrimonio. Scappando per sottrarsi a questo supplizio, Kira incontrerà il gruppo dei protagonisti…
Viene così descritta:
“Era rannicchiata nel mantello ed i suoi occhi grigi assumevano la luce dorata delle fiamme; i capelli neri e ricci le ricadevano dolcemente sul viso in alcune ciocche, che lei cercava di allontanare dal volto.”

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